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Novembre 2020

Con la recente sentenza n. 3226 del 22 settembre 2020 il Tribunale di Torino ha affrontato il tema, invero piuttosto dibattuto, degli effetti che la erronea indicazione dell’indicatore sintetico di costo (ISC) determina sul contratto di mutuo, tema al centro di numerosi contenziosi in materia bancaria. Il giudice torinese, dopo aver ricordato che l’ISC (introdotto con delibera del CICR del 4 marzo 2003) rappresenta un valore medio espresso in termini percentuali, che svolge una funzione informativa (consentendo al cliente di conoscere il costo totale del finanziamento), chiarisce che esso non costituisce un tasso di interesse, un prezzo e/o una condizione economica

Con una recente ordinanza del 30 settembre 2020 (depositata il 2 ottobre 2020, R.G. n. 4324/2020), il Tribunale di Venezia ha aderito alla tesi secondo la quale, in piena pandemia, l’intimazione di sfratto per morosità (in tal caso si trattava di contratto rent to buy) è contraria al principio di solidarietà ex art. 2 della Costituzione. Nella fattispecie oggetto di causa, il locatore ha agito in giudizio contro la conduttrice, intimando lo sfratto per morosità lamentando il mancato versamento dei canoni (da dicembre 2019 a maggio 2020). La conduttrice, costituendosi, si è opposta allo sfratto, eccependo che la morosità è dipesa

Con una recente sentenza (n. 3755 del 29 giugno 2020) il Tribunale di Milano (Sezione Imprese) ha affrontato la questione del diritto dell’amministratore al pagamento del compenso, ribadendo il principio, noto in giurisprudenza, della onerosità del mandato svolto dal medesimo in favore della società, e chiarendo che – una volta deliberati i compensi in favore degli amministratori – gli stessi non possono essere modificati, in peius, senza il consenso dei medesimi.   Nel caso di specie, il ricorrente (amministratore di una s.r.l.) ha agito in giudizio contro la società, a seguito della cessazione del rapporto, lamentando di non aver ottenuto il pagamento