COVID-19: l’intimazione di sfratto è contraria al principio di solidarietà ex art. 2 Cost.
Con una recente ordinanza del 30 settembre 2020 (depositata il 2 ottobre 2020, R.G. n. 4324/2020), il Tribunale di Venezia ha aderito alla tesi secondo la quale, in piena pandemia, l’intimazione di sfratto per morosità (in tal caso si trattava di contratto rent to buy) è contraria al principio di solidarietà ex art. 2 della Costituzione. Nella fattispecie oggetto di causa, il locatore ha agito in giudizio contro la conduttrice, intimando lo sfratto per morosità lamentando il mancato versamento dei canoni (da dicembre 2019 a maggio 2020). La conduttrice, costituendosi, si è opposta allo sfratto, eccependo che la morosità è dipesa
S.r.l.: l’amministratore ha il diritto al compenso
Con una recente sentenza (n. 3755 del 29 giugno 2020) il Tribunale di Milano (Sezione Imprese) ha affrontato la questione del diritto dell’amministratore al pagamento del compenso, ribadendo il principio, noto in giurisprudenza, della onerosità del mandato svolto dal medesimo in favore della società, e chiarendo che – una volta deliberati i compensi in favore degli amministratori – gli stessi non possono essere modificati, in peius, senza il consenso dei medesimi. Nel caso di specie, il ricorrente (amministratore di una s.r.l.) ha agito in giudizio contro la società, a seguito della cessazione del rapporto, lamentando di non aver ottenuto il pagamento
Incontro Dibattito: “Diritti audiovisivi sportivi: la fattispecie giuridica, il finanziamento del sistema, i profili di rilevanza antitrust”.
Il prof. Maurizio Pinnarò è promotore dell’incontro dibattito sul tema “Diritti audiovisivi sportivi: la fattispecie giuridica, il finanziamento del sistema, i profili di rilevanza antitrust”, che si terrà il 22 ottobre 2020, alle ore 15.30, presso la Luiss Guido Carli, nell’ambito delle attività del Master in Diritto di Impresa. L’incontro, che affronta una tematica particolarmente attuale, prenderà in considerazione i profili generali della fattispecie dei “diritti audiovisivi sportivi”, il finanziamento del sistema e la sua governance, nonché gli aspetti di rilevanza antitrust. Al dibattito, coordinato dal prof. Maurizio Pinnarò, interverranno, dopo i saluti istituzionali della prof.ssa Paola Severino (Vice Presidente dell’Università Luiss Guido
Covid 19 – Locazione ad uso commerciale
Con una recente ordinanza (n. 6334 del 15 luglio 2020) il Tribunale di Napoli ha negato la convalida di uno sfratto intimato dal locatore di un immobile commerciale ritenendo, altresì, insussistenti i presupposti per emettere l’ordinanza provvisoria di rilascio exart. 665 c.p.c.. Nello specifico le ragioni ostative all’emissione del provvedimento per il giudice sono da rintracciarsi nella corresponsione da parte del conduttore di parte dei canoni intimati (successivamente alla notifica dell’atto introduttivo) e nella circostanza che alcuni dei canoni versati erano relativi alle mensilità di lockdown. Più in generale l’ordinanza in esame ha ritenuto il lockdown“grave motivo” che di fatto impedisce l’emissione
Opposizione a decreto ingiuntivo: a chi l’onere di instaurare il procedimento di mediazione?
Con sentenza n. 19596 del 7 luglio 2020 (depositata in cancelleria il successivo 18 settembre), le Sezioni Unite della Suprema Corte si sono pronunciate sul tema dell’individuazione della parte (tra opponente o opposto) tenuta a promuovere la procedura di mediazione del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. Sul punto la giurisprudenza della Corte di Cassazione si era fin ora pronunciata in modo difforme: i) da un lato, alcune pronunce (e, su tutte, la sentenza n. 24629/2015, espressamente citata nella pronuncia in commento) ritengono che, essendo l’opponente il soggetto interessato alla proposizione del giudizio di cognizione, è su di lui che dovrebbe gravare
Efficacia riflessa del giudicato
Con una recente ordinanza (n. 1099 del 20 gennaio 2020) la Corte di Cassazione si è pronunciata sul tema dell’efficacia riflessa della sentenza passata in giudicato resa tra il creditore e uno dei condebitori solidali (v. art. 1306 c.c.). Nel caso di specie, il ricorrente (condebitore in solido condannato, con sentenza passata in giudicato, al pagamento nei confronti del creditore), ha agito in giudizio proponendo azione di regresso nei confronti degli altri coobbligati in solido e chiedendo (invocando l’efficacia riflessa, nel giudizio di regresso, della sentenza resa tra esso ricorrente ed il creditore) il pagamento in suo favore, a titolo di
Covid-19 e locazione di immobili ad uso commerciale
Con due recenti ordinanze, il Tribunale di Venezia ed il Tribunale di Roma si sono pronunciati in materia di Covid-19 e locazione di immobili ad uso commerciale. Di seguito un commento alle due ordinanze. Il Tribunale di Venezia, con ordinanza 28 luglio 2020, ha respinto l’istanza di rilascio introdotta dal locatore in ragione della morosità accumulata dal conduttore nel periodo c.d. di lockdown. In primo luogo il Giudice (confermando una linea interpretativa che pare, oramai, ricorrente) osserva che la chiusura dell’attività da marzo a maggio 2020 non integra ipotesi di impossibilità assoluta di godimento dell’immobile ma, piuttosto, di “impossibilità soltanto parziale, dal momento
Nuova pronuncia in tema di “abuso del processo”
Con una recente ordinanza (n. 15445 del 21 luglio 2020), la Suprema Corte si è pronunciata sulla fattispecie del c.d. “abuso del processo”. Nel caso di specie, il ricorrente proponeva opposizione tardiva a un decreto ingiuntivo per poi, a fronte del rigetto dell'opposizione da parte del Tribunale, adire direttamente la Suprema Corte. Per tale ragione, quest’ultima rilevava, in primo luogo, l’inammissibilità del ricorso “perché la sentenza era, evidentemente, appellabile, trattandosi di decisione resa in primo grado e non ricorrendo in caso di immediata ricorribilità in Cassazione”. Venendo più nello specifico al tema dell’abuso del processo, l’ordinanza in commento (richiamando anche precedenti recenti
Garanzia su passività “occulte” nell’ambito della compravendita di quote sociali
Con sentenza dello scorso 27 marzo (n. 2211/2020), la Corte di Cassazione si è pronunciata in tema di compravendita di quote sociali ed, in particolare, sulla garanzia convenzionale prestata da un terzo in favore degli acquirenti. Sul punto, la Suprema Corte ha espressamente ritenuto la domanda proposta dagli attori priva di fondamento, non rilevando la prova dell’esistenza dei presupposti di operatività della garanzia convenzionale da questi invocata. Tale garanzia convenzionale – avente ad oggetto l’assenza di passività ulteriori rispetto a quelle dedotte nel contratto di cessione – può essere, invero, validamente invocata solo se gli acquirenti dimostrano l’effettivo danno subìto. Così si
Decreto Rilancio e Marchi storici di interesse nazionale
A distanza di pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 17 Luglio 2020, n. 77, di conversione del c.d. Decreto Rilancio (D.L. 19 maggio 2020, n. 34), un breve commento sulla disposizione relativa al “marchio storico di interesse nazionale”. Si tratta dell’art. 43 del Decreto Rilancio (rimasto sostanzialmente invariato anche a seguito della conversione del Decreto in Legge), con il quale viene istituito – al fine di salvaguardare i livelli occupazionali nonché di consentire la prosecuzione dell'attività d'impresa – un Fondo “finalizzato al salvataggio e alla ristrutturazione di imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale iscritte nel registro